La scoperta dello yoga può essere una delle cose più importanti della vita. Tutti possono praticare yoga, le fonti indiane sono concordi. Tutti possono iniziare lo yoga, indipendentemente dall’età e dallo stato di salute e tutti possono ottenere dei benefici superiori alle aspettative, se praticheranno con costanza.
Il grande Krishnamacharya, il maestro di Iyengar, ribadisce che lo yoga è per tutti –in modo sorprendente per un indiano nato nel 1880 e mai uscito dall’India- menziona persino le donne tra gli studenti di yoga! Ed insegnò yoga alla moglie, che era la sorella di Iyengar.
Dopo una pratica o una lezione di yoga ci si sente subito meglio: in primo luogo fisicamente, perché il corpo è uscito da una specie di torpore, in secondo luogo mentalmente perché il cervello si è completamente riposato. Questo accade perché portando l’attenzione nel corpo durante la pratica, la mente resta concentrata su qualcosa di diverso rispetto ai pensieri abituali. Non è ancora l’obbiettivo finale dello yoga, di cessare le fluttuazioni della mente, ma è un ottimo punto di partenza, che si può sperimentare fin dalle prime lezioni.
La pratica yoga ripulisce, disintossica il corpo e rinfresca la mente. Portando l’attenzione nel corpo si eliminano le “zone morte” dove si accumulano le tossine. E’ qualcosa di profondamente diverso da qualsiasi attività sportiva o ginnastica in cui ci si limita ad eseguire degli esercizi o una sequenza, di solito pensando ad altro, magari sentendo la musica o la radio nelle cuffie.
L’ingrediente indispensabile alla pratica yoga è la costanza; in questo modo si potranno sperimentare benefici crescenti nello stato di salute e nello stato mentale in pochi mesi. Non dovrebbe risultare difficile essere costanti in quanto la pratica fa sentire bene e tutti vorrebbero sentirsi meglio.
Tuttavia ci sono sempre tanti impegni e può capitare di non riuscire a continuare regolarmente. In questo caso, la bella notizia è che i risultati della pratica yoga si perdono in misura minima se si interrompe. Questo avviene perché lo yoga non è un’attività fisica come le altre. Iyengar diceva che la pratica di asana e pranayama sono un processo di conoscenza e quello che si è imparato non si dimentica.
Praticare yoga non è costoso e richiede una attrezzatura molto semplice: un tappetino di materiale antiscivolo, alcune coperte a cui si possono poi gradualmente aggiungere mattoncini di legno che servono come supporti per alcune posizioni, cinture per aiutare l’esecuzione di altre posizioni. Occorre avere in casa un piccolo spazio libero, meglio se vicino ad un muro, senza quadri, mensole ecc.
All’inizio praticare da soli non è consigliabile, si rischia di farsi male. Occorre andare a lezione da un insegnante certificato, possibilmente due volte alla settimana. Quando le posizioni di base sono state imparate e secondo il parere dell’insegnante, si può iniziare a praticare anche a casa, 30-40 minuti al giorno. In tale caso, se si riesce ad essere costanti nella pratica individuale, sarà sufficiente andare poi a lezione una volta alla settimana.
Io stessa, quando iniziai lo yoga, ero molto impegnata con il lavoro quindi mi procurai il libro “Teoria e Pratica dello Yoga” di B.K.S. Iyengar e iniziai a praticare a casa, andando a lezione quando potevo. Con il senno di poi, ho fatto diversi errori, ma non ho lasciato raffreddare l’entusiasmo, ho superato tanti problemi e ora, dopo vent’anni, ho quasi tutto il tempo che desidero per praticare, studiare e insegnare yoga.
Per chi inizia ora a frequentare un corso, è sufficiente un abbigliamento comodo, non troppo largo; fare presente all’insegnante eventuali problemi fisici; inserire le classi di yoga nei propri impegni personali. Vorrei aggiungere: non ipotecare il futuro. Non forzare mai durante le lezioni. Abbandonare qualsiasi tentativo di competizione, anche con se stessi. Dare tempo allo yoga di fare il suo lavoro.