Nella sequenza di “gruppi” di posizioni yoga, avrei dovuto lasciare per ultime le posizioni “restorative” e il pranayama, ma ho pensato di parlarne prima perché queste posizioni sono molto indicate nella presente, difficile situazione e in ogni caso vanno alternate alle altre. Ad esempio, potete eseguire le posizioni in piedi al mattino e la sequenza “restorativa” con pranayama alla sera; oppure eseguirla due volte alla settimana invece della pratica abituale.
Le posizioni “restorative” o passive sono una caratteristica dell’Iyengar Yoga. Sono stati Guruji e Geetaji ad ideare e perfezionare delle variazioni delle posizioni “attive” con l’uso dei supporti, allo scopo di rendere lo yoga facile e piacevole da praticare anche per le persone che per motivi di età o salute trovano difficili le altre posizioni. Però questa sequenza non è assolutamente riservata solamente alle persone stanche o anziane. Il corpo e la mente devono imparare a rilassare, a lasciare andare, non soltanto ad allungare, estendere ecc. Il rilassamento e l’effetto riposante avvengono dopo essere rimasti in ogni posizione almeno cinque minuti, ma non ci sono controindicazioni a stare anche più a lungo.
Il torace e i polmoni rappresentano la nostra riserva di energia e con queste posizioni il respiro diventa tranquillo e si supera l’ansia. Si ottiene così la giusta condizione per la pratica del pranayama, l’esercizio del respiro.
In questa sequenza, che è stata praticata durante una lezione con video sulla pagina Facebook di YogaDom asd, ho iniziato con posizioni con il capo supportato come nella sequenza suggerita per migliorare le difese immunitarie. Questo anche per imparare a lavorare, ad esempio, con le gambe per migliorare il rilassamento dell’addome, ma soprattutto per creare le condizioni adatte alla pratica delle posizioni passive.
Per quanto riguarda la pratica di viloma pranayama nella espirazione (qui sotto vedete due modi per sollevare il torace, con la coperta orizzontale e verticale), vi ricordo gli appunti di una classe con Geetaji.
Visranta Karaka (interruzione) Shtiti= posizioni di riposo
- Adho (basso) mukha (viso) vir (eroe) āsana= la posizione dell’eroe con il viso in basso
- adho mukha svanā (cane) sana= la posizione del cane che guarda in basso
- utt (intenso) anāsana=la posizione di allungamento intenso
- prasarita (esteso) pad (piede) ott (intenso) anāsana= posizione di estensione dai piedi
- Supta (sdraiato) Padāņguşţha (alluce) sana = posizione supina con la presa dell’alluce
- Ūrdhva (alto) Prasarita (esteso) Pād (piedi) āsana = posizione con i piedi stesi in alto
- Supta (sdraiato) vir (eroe) āsana =la posizione sdraiata dell’eroe
- Supta (sdraiato) baddha (legato) konā (angolo) sana =la posizione sdraiata con le gambe legate ad angolo
- Chat (quattro) uspad (piedi) āsana= posizione con quattro piedi
- Salamba (supporto) Sarvangā (corpo) sana=posizione dove tutto il corpo è sostenuto
- Paschim (ovest, dietro) ott (intenso) ānāsana= posizione di estensione intensa della schiena
- Viloma (tagliare) prana (respiro) yama (esercizio)
- Savā (cadavere) sana=posizione del cadavere
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