Secondo gli antichi testi mistici delle Upanisad e Bhagavad Gita, il termine asana (il primo ad essere oggi memorizzato anche dagli studenti yoga meno attenti!) non voleva dire posizione, ma sedile. Il primo esegeta degli Yoga Sutra di Patanjali, Vyasa, che scrisse forse nel v secolo d.C., elenca 12 asana principali, per lo più posizioni sedute, per quello che si può capire. Ci sono padmasana, virasana, svastikasana, dandasana. Non sappiamo esattamente come fosse la pratica yoga in tempi così antichi, ma quando Patanjali dice: sthira-sukhaṁ āsanam, la posizione deve essere stabile e comoda (YS, II, 46) voleva probabilmente riferirsi alla posizione seduta, tenuta a lungo nella meditazione o nel pranayama. Ma i saggi presto si accorsero che per mantenere la stabilità senza disagio occorreva preparare il corpo; diversamente la mente avrebbe iniziato a confondersi e distrarsi; quindi la pratica degli asana diventò un’arte sempre più raffinata, in cui, come soleva ricordare BKS Iyengar, potevano ritrovarsi tutti gli aspetti dello yoga.
Quindi, dopo aver preparato il corpo con le posizioni in piedi, si possono praticare le posizioni sedute più facili e accessibili anche ai principianti. Ancora una volta, la mia raccomandazione è quella di utilizzare questo inusuale tempo libero per memorizzare i nomi delle posizioni ed essere così in grado di padroneggiare il vocabolario dello yoga, imparando i diversi nomi delle posizioni sedute e sperimentando le loro caratteristiche. Per essere certi di tenere la colonna ben allungata e non oscillare indietro, è bene sedersi su una o più coperte piegate: un piccolo supporto aiuta a sentire meglio le ossa del bacino. Per eseguire la presa dell’alluce, si possono usare due cinture.

All’inizio è meglio non chiudere gli occhi, ma tenere lo sguardo fermo diritto in avanti per evitare di chiudere o abbassare il torace e le spalle.
In questa facile sequenza ho alternato posizioni diverse, in modo da imparare gradualmente a mantenere la stabilità delle posizioni sedute.
Upavişţha Sthiti= Posizioni sedute
- Adho (basso) mukha (viso) vir (eroe) āsana= la posizione dell’eroe con il viso in basso
- adho mukha svanā (cane) sana= la posizione del cane che guarda in basso
- utt (intenso) anāsana=la posizione di allungamento intenso
- prasarita (esteso) pad (piede) ott (intenso) anāsana= posizione di estensione dai piedi
- dand (bastone) āsana=posizione del bastone
- Padāņguşţha (alluce) dand (bastone) āsana=posizione del bastone con la presa dell’alluce
- upavişţha (seduto) konā (angolo) sana=posizione seduta ad angolo
- Padāņguşţha (alluce) upavişţha (seduto) konā (angolo) sana=posizione seduta ad angolo con la presa dell’alluce
- baddha (legato) kona (angolo) sana (2 minuti)= posizione dell’angolo legato
- dand (bastone) āsana=posizione del bastone
- svastikā (incrocio) sana (2 minuti per parte)=posizione con le gambe incrociate
- parvatā (montagna) sana in svastikāsana= posizione della montagna con le gambe in svastikāsana
- siddhā (saggio, divino) sana= posizione del saggio
- vīrā (eroe) sana (due minuti)=posizione dell’eroe
- parvatāsana in vīrāsana= posizione della montagna con le gambe in vīrāsana
- Adho (basso) mukha (viso) vir (eroe) āsana= la posizione dell’eroe con il viso in basso
- adho mukha svanā (cane) sana= la posizione del cane che guarda in basso
- Salamba (supporto) Sarvangā (corpo) sana=posizione dove tutto il corpo è sostenuto
- Savā (cadavere) sana=posizione del cadavere
Rispondi