Questa è una lezione tenuta da Sunitaji il 16 gennaio 2016 presso il RIMYI. Sunitaji ha scelto come tema l’orientarsi nello spazio mantenendo il proprio centro, soprattutto nelle posizioni capovolte. Molto originale la sequenza delle variazioni di sarvangasana! La curiosità per il termine desha mi ha indotto a cercare dove ricorre questa parola negli Yoga Sutra, dove viene citata a proposito del pranayama e di dharana.
Deśa-bandhaś cittasya-dhāraṇā (YS, III, 1)
La concentrazione è il fermarsi della mente su un punto [o una zona all’interno del corpo o all’esterno del corpo]
Bāhya ābhyantara stambha vṛttiḩ deśa kāla saṃkhyābhiḥ paridṛṣṭaḩ dīrgha sūkṣmaḩ (YS, II, 50)
Il pranayama ha tre movimenti: inspirazione, espirazione, ritenzione [del respiro]. Sono regolati con precisione a seconda del luogo e durata.
Questa la sequenza insegnata da Sunitaji:
Adho mukha virasana
Uttanasana (tenere i gomiti). L’interno delle gambe sale, il tronco scende.
Adho mukha svanasana. Tibie indietro, cosce indietro. La parte superiore dello sterno deve andare verso le gambe.
Uttanasana, poi stirare le braccia e concavare la schiena.
Adho mukha vrchasana, ruotare le cosce in dentro, talloni verso il soffitto.
Uttanasana, piedi uniti, alluci uniti. Allargare le spalle. Cosce in dentro, aprire il retro delle gambe in modo che il davanti e il dietro delle gambe siano parallele.
Adho mukha svanasana. Sollevare i lati del tronco, sollevare il torace, soprattutto le costole fluttuanti. Muovere dalle ascelle alle gambe capire la distanza tra le ascelle e i piedi.
Prasarita padottanasana. Equilibrare il peso tra i lati esterni dei piedi.
Adho mukha vrchasana. Osservare le spalle. Ruotare le cosce in dentro e sollevare la parte posteriore della coscia. Allungare la parte interna delle braccia, le ascelle non devono diventare corte, dalle costole estendere le ascelle. La parte superiore delle scapole verso il torace.
Sirsasana. Gomiti sul margine del tappetino ripiegato, e poi non si devono più spostare. Sollevare ginocchia e spalle. Le dita delle mani devono essere estese orizzontalmente ma perpendicolari al pavimento. In posizione, sollevare l’interno delle braccia in su e in avanti. Aprire orizzontalmente le spalle, sollevare il tronco e ruotare le cosce in dentro. La parte interna delle cosce indietro, la rotula guarda in avanti e allargare la pelle dal centro della rotula, questo apre l’interno del ginocchio. La parte interna delle caviglie parallela. Aprire la pianta dei piedi, la pelle del tallone indietro, la pelle della base delle dita in avanti per aprire il centro. Usare il muro per sentire queste azioni, il muro è il vostro guru. Parsva sirsasana a destra, la sinistra deve ruotare sulla destra. Cercare di capire cosa fa il lato destro, cosa fa il lato sinistro. Girare a sinistra, la destra deve ruotare sulla sinistra. Parsvaikapada Sirsasana: una gamba di lato, il tronco dritto.
Come fate a decidere quale è la vostra mano destra e mano sinistra? Prima di imparare a scrivere sapevate quale è la mano destra e quale la sinistra? Forse non ricordate, ma la risposta è no. Molti bambini usano indifferentemente la destra e la sinistra.
Utthita Trikonasana, verso destra. Occorre essere connessi per decidere quale è il lato destro e sinistro. Nessun dubbio vuol dire rimanere al centro. Ma noi abbiamo dubbi. Magari copiate l’insegnante, eseguite a destra, a sinistra, senza essere connessi con voi stessi. L’insegnante esegue a specchio, ma se si sbaglia tutti gli allievi restano confusi. Restano confusi anche se si inizia con la sinistra invece che con la destra. Occorre che il sé resti connesso con il corpo. Quando eseguite a destra, cosa fa il lato sinistro? Andare in trikonasana a destra. Cosa sta facendo il lato destro? Cosa sta facendo il lato sinistro? Deśa è lo spazio e voi dovete sapere che cosa accade. Quando eseguivate parsva sirsasana a destra, non potevate dimenticare il lato sinistro. Se non capite nelle posizioni in piedi, impossibile capire nelle posizioni capovolte. Alcuni insegnanti dicono: andate a destra, ma ruotate il torace a sinistra. In realtà occorre essere connessi con sé, dall’inizio alla fine della posizione. Non è la destra, non è la sinistra, è deśa.
Utthita Parsvakonasana Dalla stabilità dei piedi occorre trovare lo spazio e dentro di sé il luogo. Libertà nell’aprire la pelle. Rimanere connessi, non c’è lato destro e sinistro. Ci sono persone che pensano al lato destro e sinistro ascoltando delle convenzioni, come l’uso della mano destra e sinistra. Non è il modo di rimanere connessi questo.
Paschimottanasana
Salamba Sarvangasana siete sicuri di dov’è il lato destro e sinistro? andare in chatuspadana per fissare bene le spalle. Ruotare le spalle e ruotare le braccia verso l’esterno. Quando le spalle sono stabili andate in halasana. Palmi delle mani in su per continuare la rotazione delle braccia. Cintura appena sopra i gomiti. Ora premete i gomiti e ruotare ancora la parte alta delle braccia. Salite in sarvangasana. La parte alta delle braccia si deve fondare al pavimento. Parte dell’energia deve servire a premere le spalle e parte a salire in sarvangasana. I due lati del torace salgono e si estendono. Considerate il lato destro e sinistro, c’è differenza? Tenere i due lati delle creste iliache paralleli tra loro. Per capire lo spazio dovete capire le direzioni: destra e sinistra, basso, alto, parallelo, perpendicolare. La carne deve andare verso le ossa, lontano dalla pelle. Questo si impara mettendo un mattone tra le gambe. Aprite il resto delle ginocchia, qui la carne va verso la pelle.
Ekapada saravangasana a destra. La gamba destra scende e va davanti all’occhio destro, ma le ossa del bacino restano parallele. Però deve essere contemporaneamente “ricevuta” dal corpo perché la gamba più scende, più entra profondamente nell’acetabolo. Quando si risale, dovete capire, cosa succede al tronco? Ripetere dall’altro lato.
Halasana, parsva halasana. Il tronco è in halasana, le gambe sono in parsva halasana. Le dita devono premere al suolo (dig!) e le cosce devono essere sollevate. Ora sollevate la gamba sinistra per riportarla in sarvangasana, parsvaikapada sarvangasana. Una gamba fa parsva halasana, una fa sarvangasana, il tronco è dritto. Ritornare in parsva halasana e halasana. Ripetere dal lato opposto.
karnapidasana
ripetere: halasana, sarvangasana, halasana, parsva halasana, parsvaikapada sarvangasana, parsva halasana, halasana. Poi tutto dall’altro lato. Dovete mantenere il centro e capire come fare a mantenere le direzioni. Questa è la connessione tra le diverse parti del corpo.
Setubanda Sarvangasana. Rilassare le guance, gli occhi. Osservare il respiro, lunghe espirazioni.
Supta badda konasana
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